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DiRT 3: videoarticolo

 

DiRT 3: videoarticolo

Videoarticolo del nuovo capitolo di DiRT con immagini catturate dalla versione PC.

Data pubblicazione: 01/06/2011 nella categoria: Videogiochi

Trascrizione [+]

Da Colin McRae alla Gymkhana, DiRT 3 prosegue nell'opera di allontanamento dagli elementi classici del franchise iniziata dal suo predecessore, visto che, tra le altre cose, presenta molteplici corse che non riguardano il rally. DiRT 3 è l'ottavo capitolo della serie Colin McRae Rally nata nel 1998 ed è il primo che non riporta nel titolo il nome del defunto campione di rally, scomparso tragicamente nel settembre del 2007 in seguito a un incidente in elicottero.

Il modello di guida di DiRT 3 rimane sostanzialmente invariato rispetto alla tradizione della serie. È una guida senz'altro molto divertente, con tantissime correzioni in intervalli di tempo ristrettissimi, ma sicuramente non può essere definita simulativa. Ci sono alcuni elementi controversi in questo sistema di guida, primo fra i quali l'effetto scivolamento. L'auto, infatti, non dà la sensazione di perfetta aderenza con la superficie, anzi in alcuni momenti, e in concomitanza di superfici particolari come la ghiaia, sembra sorvolare la stessa superficie. Tutto ciò obbliga il giocatore a compiere tantissime correzioni, ma molto spesso si perde la sensazione di guidare un bolide da rally.

Come capita con tutti i giochi di Codemasters che usano le ultime versioni di Ego Engine, invece, è assolutamente da premiare il sistema di danneggiamento delle vetture. A dire il vero non ci sono grandi miglioramenti rispetto al passato, ma vedere la vettura deformarsi in quasi tutte le parti, perdere pezzi realisticamente in base ai punti di contatto e avere prestazioni ridotte a causa degli incidenti, sono tutti elementi che verranno particolarmente graditi da chi apprezza l'aspetto più 'goliardico' delle corse. Se dobbiamo guardare il pelo nell'uovo, però, c'è poca interazione con gli scenari, visto che pochi oggetti a bordo pista sono distruttibili.

L'ottima fisica consentita da Ego Engine cosente anche di percepire il peso della macchina, e lo si nota soprattutto quando la vettura si stacca da terra e poi ricade bruscamente, oltre che nei cambiamenti di direzione repentini. È notevole, inoltre, la sensazione alla guida che si ha quando si passa da un tipo di superficie all'altro, il che favorisce anche il fattore coinvolgimento: quasi sempre, infatti, il pilota ha la sensazione di essere proprio lì, a guidare una vettura di rally su un circuito impervio.

DiRT 3 offre una campagna single player che si snoda attraverso quattro stagioni. Ogni stagione, a sua volta, è composta da serie di gare. Per ogni gara, in funzione del piazzamento e di altri parametri, si ottengono dei punti esperienza; e per ogni livello di esperienza completato arriva una nuova offerta da un produttore automobilistico. Queste offerte consentono di scegliere tra un parco vetture più ampio l'auto con cui poi si affronta la competizione.

La campagna single player è composta da competizioni di tipo differente, affrontabili con specifiche vetture. Non ci sono solamente i rally, ma anche gare con altre macchine in pista, gare di drift, e i nuovi DC Compound e Gymkhana. Grande varietà dal punto di vista estetico, quindi, e grossa differenziazione tra un modello all'altro per quanto riguarda il suono del motore. Il problema, però, risiede nel fatto che il modello di guida anche di veicoli apparentemente molto diversi da loro è spesso troppo simile. Insomma, in DiRT 3 guidare un poderoso truck o una Renault 5, inspiegabilmente, è quasi la stessa cosa.

Le novità più importanti in DiRT 3 sono le modalità DC Compound e Gymkhana. Il gioco è sponsorizzato dal pilota di rally Ken Block, probabilmente il più bravo pilota di Gymkhana del mondo. In Gymkhana all'interno di un percorso vengono posizionati degli ostacoli, che devono essere usati dal pilota come pretesto per compiere le evoluzioni più impensabili con il veicolo. Per ogni evoluzione c'è un trick meter che assegna punti al pilota. C'è anche un moltiplicatore che incrementa i punti conquistati a seconda dell'interesse suscitato nel pubblico. Quest'ultimo si appassiona all'esibizione se è formata da evoluzioni varie. Affrontare in successione i vari elementi della Gymkhana si rivela adrenalinico, rendendo ancora più frenetica l'esperienza con il volante.

Basato sugli elementi vincenti di Gymkhana, DC Compound è poi la modalità libera. Si può girare liberamente per la mappa con l'obiettivo di portare a compiere certe missioni. Ad esempio, potrebbe venirci richiesto di compiere un salto particolarmente lungo o di eseguire un certo numero di giri intorno a un donut. Il compound si compone di un parcheggio, di un deposito di veicoli e di una stazione elettrica, e ognuno di questi scenari presenta specifici oggetti. Le missioni DC si affrontano tra una gara e l'altra della carriera, nell'ordine stabilito dal giocatore. Il compund, inoltre, è disponibile anche in multiplayer, visto che si può andare in giro liberamente anche insieme ad altri giocatori.

DiRT 3, come tutti i giochi di guida di Codemasters, è costruito intorno al motore grafico Ego. Questo garantisce un bel dettaglio poligonale, tanti effetti in post-processing e soprattutto un avanzato modello di distruzione dei veicoli. D'altra parte, però, non è più una tecnologia nuovissima. Alcuni elementi poligonali, come certe vetture e i piloti che stanno all'interno, infatti, sono decisamente spogli.

Un altro limite del motore di DiRT poi riguarda la lunghezza delle tappe. Costante di questa serie, purtroppo, è che nessuna tappa rally è veramente lunga, esaurendosi al più in cinque o dieci minuti. Evidentemente il motore non è strutturato in modo da garantire tracciati così lunghi. Le uniche gare che possono dare preoccupazioni al giocatore sul fronte della resistenza sono quelle sugli anelli che, essendo strutturate su più giri, possono richiedere diversi minuti per essere completate. Ma DiRT rimane un gioco veloce, in cui si affronta una gara dopo l'altra a grande ritmo.

Giocare in multiplayer, inoltre, consente di incrementare la propria Fanbase. Affrontando le cosiddette Jam Sessions, infatti, si guadagnano punti reputazione, che possono essere spesi per acquistare nuove auto e ottenere oggetti speciali. Tutte le modalità di gioco presenti nella campagna single player possono essere affrontate anche in multiplayer.

In definitiva, DiRT 3 offre la solita mole di competizioni differenti con tanti veicoli diversi. Ci sono auto da rally ma anche vetture degli anni '60, '70 e '80, così come truck e buggy. Però, i modelli di guida di queste vetture sono sempre molto simili tra di loro, confemando che il gioco di Codemasters è una sfida con i tracciati, che presentano tipi di superfici differenti, piuttosto che con le vetture.

Se non si è troppo spaventati dalla carenza di novità e dai limiti di una tecnologia grafica che comincia a mostrare i suoi anni, e si apprezzano i rally, DiRT 3 è sicuramente un gioco consigliato. La recensione completa, come sempre, si trova su Gamemag.

 
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