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Resistance 3: videoarticolo

 

Resistance 3: videoarticolo

Videoarticolo con immagini catturate dalla versione definitiva di Resistance 3.
Data pubblicazione: 21/09/2011 nella categoria: Videogiochi

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Un mondo devastato, l'umanità in sofferenza, persone lasciate da sole all'interno di uno scenario post-apocalittico. Sono gli elementi principali dell'universo di Resistance ideato da Insomniac Games, che con questo terzo episodio rinnova il gameplay, inserisce una valida componente narrativa e modifica alcuni equilibri sul piano del multiplayer. Così come il primo capitolo della serie segnava un nuovo traguardo tecnologico essendo uno dei titoli del lancio di PlayStation 3, Resistance 3 intende sfruttare tutte le funzionalità della console di Sony.

Basta con Nathan Hale. È questa la principale decisione di Insomiac presa con Resistance 3, che si accompagna a una completa rivisitazione del modo di raccontare la storia. Resistance 3 è pensato per una narrazione di tipo squisitamente cinematografico, e non solo nelle modalità di ripresa delle immagini ma anche e soprattutto nella qualità dei filmati in FMV. Sfruttando pienamente il supporto Blu-ray, Resistance 3 offre dei filmati di altissima qualità che rendono l'esperienza con il videogioco appagante così come lo è quella della visione di un buon film di fantascienza.

A sostituire Hale è il nuovo super-eroe della serie, Joseph Capelli. All'inizio delle vicende di Resistance 3, Capelli ha deciso di rinunciare all'infinita battaglia contro i Chimera e di ritirarsi a vita privata, prendendosi cura della moglie e del figlio Jack. Quest'ultimo è il nipote di Nathan, e la narrazione sembra porre grossa enfasi su questa discendenza, quasi a far supporre che nel futuro di Resistance ci sia un ruolo importante anche per Jack.

Uno scienziato, il dottor Malikov, individua un punto debole nella rete su cui poggia l'invasione Chimera. Si tratta di un'imponente torre che occupa la gran parte del territorio di New York. La torre è fortemente sorvegliata, ma è una buona occasione per gli esseri umani, che possono così indebolire in maniera sensibile le resistenze degli alieni. Capelli deve tornare in guerra e aiutare Malikov a raggiungere l'infrastruttura e, ovviamente, ad annientarla.

Resistance 3, come i predecessori, è uno shooter decisamente immediato. Non c'è possibilità di coordinarsi con altri soldati, non ci sono coperture da sfruttare e bisogna quasi sempre affrontare i soldati Chimera in combattimenti a campo aperto, come succedeva negli shooter di vecchia generazione. Nella quasi totalità del gameplay il giocatore si trova a uccidere uno dopo l'altro i soldati che si trovano sul proprio cammino.

Una cosa che è cambiata rispetto a Resistance 2 e che invece accomuna il terzo capitolo al capostipite della serie è la cosiddetta "weapon wheel". La ruota delle armi, infatti, consente di scegliere con quale arma combattere in qualsiasi momento della partita e di portare con sé tutte le armi presenti in Resistance, invece che fare una scelta e avere a disposizione solamente due armi.

In Resistance non ci sono alternative strategiche alle armi e lo spostamento non è premiato come l'impiego dell'arma giusta in funzione del nemico e della situazione. Le armi hanno caratteristiche sensibilmente differenti tra di loro e tutte sono dotate di un fuoco secondario strategico, che può alterare sensibilmente l'andamento degli scontri e fornire delle soluzioni tattiche a seconda delle caratteristiche del nemico.

Ci sono due armi inedite per l'universo Resistance. L'Atomizer è un'arma energetica che spara un raggio elettrico che immobilizza i nemici. Il fuoco secondario emette una sfera alla quale vengono attaccati con un raggio elettrico tutti i nemici nelle vicinanze. È interessante anche la seconda arma inedita, il Mutator. Come fuoco primario emette degli agenti chimici che portano alla formazione di un'infezione e di bulbi sul corpo dei nemici, mutandoli in una mina combustibile. Il fuoco secondario sparge gli agenti chimici nell'area, disorientando tutti i nemici che si trovano nel raggio dell'esplosione.

Le armi di Resistance 3 si migliorano con il procedere nella campagna single player. Specializzarsi su un'arma, infatti, consente di guadagnare esperienza con quell'arma e, con l'acquisizione dei nuovi livelli, di ottenere nuove caratteristiche.

Non solo le armi corroborano l'atmosfera di Resistance a metà strada tra retro e fantascienza, ma dall'altra costituiscono l'unico elemento tattico, e ciò vale anche per il multiplayer. Nelle battute avanzate della campagna occorre affrontare anche decine di bersagli contemporaneamente e se ne viene fuori solamente abbinando l'attacco giusto al nemico giusto, in base alle caratteristiche dell'uno e dell'altro. La possibilità di scegliere in qualsiasi momento tra tante armi diverse consegna un fascino che purtroppo in alti shooter di ultima generazione è scomparso.

Resistance 3 presenta un multiplayer competitivo basato sugli elementi portanti del multiplayer di Call of Duty. Uccidendo gli avversari, vincendo le partite e portando a termine gli obiettivi, infatti, consente di acquisire esperienza che può essere spesa in armi più performanti, in potenziamenti e in nuove abilità.

Il multiplayer di Resistance 3 presenta differenze sostanziali rispetto a quello dei predecessori. Si passa infatti dai 64 giocatori per partita agli attuali 16, che non si traduce automaticamente in una regressione. Il tipo di armi presenti in Resistance, le meccaniche di gioco e la frenesia che lo contraddistingue, infatti, mal si sposavano con match così grandi. In Resistance 2 c'era troppa dispersione e molte partite perdevano quell'adrenalina che è invece tipica della serie. Resistance 3, d'altra parte, ha combattimenti close combat incalzanti e sempre avvincenti.

La configurazione del loadout delle armi, delle granate e delle abilità è di vitale importanza, e deve essere fatta in base al proprio stile di gioco. Si può scegliere un'arma e una granata fra tutte quelle presenti nel single player. Quando si sale di livello si acquisisce anche un punto abilità, che sono indispensabili per comprare nuovi item di equipaggiamento.

Poi ci sono anche due abilità, attivabili tramite il dpad. Le abilità restano attive per qualche secondo e possono essere combinate liberamente fra di loro. Ad esempio, si può riprodurre un replicante che esegue fedelmente le mosse del giocatore e distoglie la mira del nemico, si possono abilitare dei saltatori che vengono fuori dal proprio cadavere dopo una morte e si dirigono verso il nemico, si può usare un localizzatore che evidenzia la posizione degli avversari o piazzare a terra uno scudo a bolla che deflette i colpi degli altri giocatori. Insomma le combinazioni sono tantissime, al punto che le abilità sanciscono più delle armi le sorti dei match multiplayer.

Oltre a essere uno shooter valido sia in single player che in multiplayer, Resistance 3 si fa apprezzare perché riesce a sfruttare praticamente tutte le funzionalità di PlayStation 3. Offre filmati di altissima qualità grazie al supporto Blu-ray si cui risiede, consente di giocare in 3D stereoscopico, di interfacciarsi con Move e con lo Sharp controller, ed è il primo gioco basato su Network Pass (anche se quest'ultima non può certamente considerarsi come una feature).

Quanto al gioco vero e proprio, non si può certo dire che Resistance 3 sia uno shooter innovativo. In alcuni momenti sembra destinato a un pubblico prevalentemente di giocatori occasionali, ma nelle battute conclusive della campagna la sfida è più alta. Se l'intelligenza artificiale è piuttosto scandente, la conformazione delle armi è uno degli elementi meglio riusciti sul piano del gameplay e consente di agire in maniera tattica in molte occasioni, che porta a coniugare specifiche armi a specifici tipi di mostri.

La campagna single player, inoltre, è piuttosto lunga, richiedendo dalle 8 alle 10 ore per essere completate. Si fa notare soprattutto per la straordinaria varietà degli scenari, con ripercussioni anche sul gameplay. La longevità è poi corroborata da un'ottima componente multiplayer, che si ispira a Call of Duty: soffre di alcuni equilibri di gioco mal bilanciati, ma in definitiva è in grado di garantire tante ore di gioco supplementari, rivelandosi al contempo divertente grazie alle tante soluzioni strategiche consentite dalle caratteristiche delle armi.

Resistance 3 è dunque consigliato a chi è interessato a un'esperienza videoludica diversa dal solito, che pone grande enfasi soprattutto sulla componente cinematografica. Chi si aspetta un alto livello di sfida e un prodotto innovativo sul piano del gameplay, invece, potrebbe rimanere un po' spiazzato.

 
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