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Hasselblad X2D 100C: qualità eccezionale, praticità migliorabile

 

Hasselblad X2D 100C: qualità eccezionale, praticità migliorabile

Con il passaggio al sensore ibrido, la Hasselblad X2D 100C è molto cresciuta laddove era già fortissima, cioè nella qualità d'immagine, ma l'usabilità è migliorata meno del previsto. Rimane uno splendido oggetto di design, nonché una fotocamera di livello "pro" per still-life e ritratto posato, ma i contesti dinamici continuano a esserle poco congeniali.
Data pubblicazione: 02/12/2022 nella categoria: Fotografia digitale

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roberto.colombo@hwupgrade.it hasselblad (58) (6) Aggiungi cartella Hasselblad x2d Da: roberto.colombo@hwupgrade.it Inviato: Mon, 7 Nov, 2022 alle 12:19 A: hwuappstore@icloud.com Buongiorno a tutti e a tutte e ben tornati sul nostro canale YouTube, sulle pagine di Hardware Upgrade e di fotografidigitali.it: oggi siamo in compagnia di un prodotto molto particolare, la nuova Hasselblad X2D 100c Sigla La mirrorless medio formato del produttore svedese ha fatto un netto passo in avanti, grazie all'adozione di un sensore CMOS retroilluminato BSI da 100 megapixel, sempre in formato 43,8 × 32,9 mm, come nel caso dei modelli precedenti. L'utilizzo del nuovo sensore, come era accaduto in casa Fujifilm nel passaggio d 50 a 100 megapixel, porta in dote diverse nuove funzionalità, grazie alla maggiore velocità di lettura e - soprattutto - alla presenza di punti a rilevazione di fase sulla superficie del sensore. Non solo il sensore è stabilizzato tramite un sistema a 5 assi, rendendo così più facile maneggiare un sistema medio formato in contesti dinamici, dove il micromosso è sempre dietro l'angolo. Hasselblad dichiara un'efficacia fino a 7 stop. In più troviamo a bordo maggiore potenza di calcolo e come ciliegina sulla torta anche 1 TB di memoria SSD a bordo, con supporto alle scehde CFexpress tipo B per quanto riguarda i supporti esterni. Al tutto si aggiunge uno schermo da 3,6 pollici che è diventato basculante. Resta un punto fermo l'estetica della fotocamera che, a mio parere, resta una delle più belle in circolazione. Hasselblad X2D 100c: come va? Il giudizio sulla macchina purtroppo è ambivalente. Da un lato il nuovo sensore retroilluminato, unito al la rinomata scienza colore Hasselblad Natural Colour Solution permettono di ottenere immagini di elevatissima qualità. Qualità d'immagine I 100 milioni di pixel portano ovviamente in dote un livello di dettaglio da record. E questo include la diretta concorrente GFX 100 che, provata a suo tempo con il pur ottimo GF100mm, aveva fatto registrare punteggi MTF50 a ridosso delle 6800 LW/PH. La Hasselblad X2D 100C con obiettivo XCD 2,5/55V rimane costantemente e sensibilmente oltre quota 7000 tra f/2,5 (massima apertura) e f/8, con il punteggio massimo assoluto di circa 7750 LW/PH @ f4, vale dire circa 1000 LW/PH più (circa il 15% in più) di una fotocamera basata su identico sensore. La buona notizia è che un tale livello di dettaglio non richiede compromessi (rispetto alla generazione precedente) né in tema di rumore né in tema di malleabilità del file, entrambi aspetti in cui la X2D 100C è in effetti superiore alle X1D. Parlando di rumore, innanzitutto, vale quanto ripetiamo regolarmente di fronte ai sensori di altissima risoluzione, e cioè che l'elevato numero di pixel potrà sfavorirli in termini di raccolta della luce, ma la "grana" che ne risulta è così fine da non compromettere il livello di dettaglio fino a sensibilità molto elevate. In questo caso, un pizzico di grana, quasi impercettibile, compare a 1600 ISO (come succedeva anche con la X1D II 50C), si fa più presente a 6400 ISO, ma solo a 12.800 ISO diventa più invasiva, senza comunque compromettere nemmeno i dettagli più fini del nostro still-life. Solo a 25.600 ISO la leggibilità delle sigle del piccolo chip risulta penalizzata. Identiche valutazioni valgono per le texture, che non vengono in realtà mai completamente compromesse. Diciamo che fino a 6400 ISO compresi si ha una qualità all'altezza del marchio Hasselblad, mentre alle 2 sensibilità superiori si nota un degrado più evidente. La malleabilità del file, poi, è davvero sorprendente. Lo avevamo già notato con la concorrente Fuji, e lo confermiamo qui: è possibile "tirare" il RAW di ben 6 (sei!) stop con minime ripercussioni qualitative. Il sensore si comporta come ISO-invariante tra 100 e 6400 ISO, nel senso che scattare a 100 ISO e sovraesporre in post-produzione non è penalizzante rispetto a scattare a 6400 ISO. A titolo di confronto, la precedente generazione Hasselblad, già ottima da questo punto di vista, ha retto "solo" fino a 5 EV. La risposta cromatica è poi uno dei punti di forza di questa fotocamera (così come delle X1D, per inciso – la risposta è pressoché la stessa). La saturazione media è pressoché perfetta, 105% circa, ma questa media, lungi dall'indicare una risposta "piatta", è frutto di un'attenta ottimizzazione, secondo una ricetta che prevede molta dolcezza nelle tinte pastello (leggermente de-saturate) e nei toni dell'incarnato, a cui si contrappongono tinte primarie sovra-sature (in particolare il verde). Il risultato è un'immagine che appare, allo stesso tempo, vibrante e naturale. Passiamo all'operatività L'ampio display da 3,6 pollici e 2,36 milioni di punti e il mirino OLED da 5,76 milioni di punti sono ottimi per lo scatto e la revisione, unico difetto da segnalare che lo schermo basculante... bascula poco. Ad esempio non è possibile inclinarlo a 90° per mirare come con i vecchi mirini a pozzetto. Le aspettative nel passaggio al sensore BSI con rilevazione di fase erano molto alte, anche visto quello che ha fatto Fujifilm con la sua GFX 100. Hasselblad dichiara un autofocus 3 volte più veloce del precedente. Il problema è che quello precedente a contrasto era davvero lentissimo e pur migliorato di 3 volte, quello di X2D 100C rimane lento per la media attuale del settore. Chiariamoci. I miglioramenti in termini di aggancio e velocità di messa a fuoco sono molto evidenti rispetto al X1D, ma nel frattempo l'industria si è evoluta con autofocus fulminei: il confronto con la recentissima Sony Alpha A7 R Mark 5 da 61 megapixel è naturale e la distanza è abissale. Inoltre per il momento l'autofocus resta a scatto singolo. Hasselblad ha promesso l'autofocus continuo e l'inseguimento con i prossimi aggiornamenti firmware, ma ci pare una funzionalità che meritava di essere già inclusa al lancio. Nonostante la messa a fuoco a rilevazione di fase, la macchina dà sempre l'impressione di fare un po' di focus hunting, perdendo tempo prezioso, ci si augura che con i prossimi firmware update anche questo piccolo difetto possa essere limato. Sono migliorati la risposta alla pressione del pulsante di scatto e il blackout allo scatto, ma in generale la macchina è ancora un po' lenta nell'operatività generale. In sintesi Hasselblad X2D 100C non è una fotocamera per catturare l'azione, ma rimane un prodotto per una fotografia più riflessiva. Per la street photography richiede un po' più di manico, ma devo dire che i nuovi obiettivi con passaggio veloce alla messa a fuoco manuale, scala delle distanze e della profondità di campo, uniti al mirino ad alta risoluzione con ottima visualizzazione della nitidezza dell'immagine e sistema 'guidato' permettono una messa a fuoco a mano davvero veloce, efficace e precisa. In sintesi allo stato attuale probabilmente Hasselblad X2D 100C non è ancora una fotocamera da lavoro, adatta ai professionisti, ma resta una fotocamera molto interessante per chi vuole un approccio più 'lento' alla fotografia e vuole tutta la risoluzione di 100 megapixel. La risoluzione, la gamma dinamica e la resa dei colori sono fantastiche per la fotografia di paesaggio e la resa dell'incarnato piacevolissima per i ritratti. Sarà interessante vedere quando questa fotocamera sarà capace di evolvere con i prossimi aggiornamenti firmware, contanto sul fatto che Hasselblad sui modelli precedenti ha sempre mantenuto le promesse fatte al lancio. Resta un prodotto per pochi purtroppo: Il prezzo di listino per il solo corpo macchina è pari a 8699 Euro, circa 2700 in più sia del modello precedente sia della Fujifilm GFX 100s, ma ancora sensibilmente inferiore al prezzo medio rilevato online per la Fujifilm GFX 100, che si attesta nell'intorno dei 9500 Euro. La fotocamera è stata provata con i nuovi obiettivi XCD 2,5/38V (4199 Euro) e XCD 2,5/55V (anch'esso 4199 Euro). Per chi fosse interessato, il terzo obiettivo della linea V, cioè l'XCD 2.5/90V, costa invece 4799 Euro.
 
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