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Splinter Cell Blacklist: videoarticolo

 

Splinter Cell Blacklist: videoarticolo

Videoarticolo di Splinter Cell Blacklist costruito con immagini provenienti dalla versione PC DirectX 11 del gioco.
Data pubblicazione: 19/09/2013 nella categoria: Videogiochi

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Splinter Cell Blacklist si conferma come una via di mezzo fra la tradizione della serie, e il capitolo più riuscito, Chaos Theory, e il recente Conviction. Ogni missione può essere rigiocata a livelli di difficoltà maggiori, sfruttando l'equipaggiamento più competitivo che è stato sbloccato con i soldi guadagnati portando a termine le missioni single player e co-op offerte dalla base aerea Paladin.

La storia è profonda e accurata come vuole la tradizione Splinter Cell. Un gruppo di terroristi conosciuti come 'Ingegneri' minaccia gli Stati Uniti con un ultimatum conosciuto come Blacklist. Quest'ultimo consiste in un excalation di attacchi nel territorio americano e in quello degli stati alleati, fino all'attacco definitivo. Per fronteggiare a questa offensiva senza precedenti, Sam Fisher e la neonata Fourth Echelon possono operare senza restrizioni, armati fino al collo sia come armi che come gadget ultra-tecnologici.

Rispetto agli originali Splinter Cell, Blacklist è più guidato. Principalmente perché il giocatore può spostarsi da copertura a copertura in maniera "scriptata", oppure perché può marcare i bersagli e affidarsi alla risoluzione automatica per l'abbattimento in sequenza. Meccaniche di gameplay che non c'erano negli Splinter Cell, in cui i giocatori erano lasciati al loro destino e avevano completo controllo sul personaggio in qualsiasi momento. Sono feature che vengono introdotte al fine di rendere l'azione più spettacolare e più cinematografica, e che hanno un risvolto positivo anche in termini di gameplay perché permettono al giocatore di intervenire con cognizione di causa e con precisione, avendo ben chiaro quale sarà l'esito del comando impartito. D'altra parte, queste meccaniche potrebbero non essere gradite dai giocatori più 'puristi'.

Blacklist permette al giocatore di definire un proprio stile personale e di stabilire liberamente come intervenire e quale approccio perseguire. Una condotta silenziosa, invisibile e non letale ci darà punti nella categoria ‘Ghost’. Una missione completata nell’ombra, ma uccidendo le guardie nemiche, darà frutti come ‘Panther’. Un attacco frontale, un approccio votato all’azione e alla violenza, fornirà ricompense come ‘Assalto’.

Attraverso la base-aereo Paladin invece si può decidere che tipo di missione affrontare. Ci sono le missioni della campagna single player, che offrono la solita profondità cinematografica tipica della serie, e le missioni co-op da affrontare insieme a un amico oppure, di nuovo, in solitaria. C'è anche la parte di multiplayer competitivo. Grazie alla Strategic Mission Interface (SMI), il confine tra campagna single-player e co-op, quindi, risulta sfumato, con un'impostazione che ricorda per certi versi Mass Effect. Risolvere le missioni consente, poi, di guadagnare valuta da investire in ulteriore equipaggiamento, con il quale si possono affrontare nuovamente tutte le missioni sbloccate, giocando a un livello di difficoltà più alto.

In Splinter Cell Blacklist torna la nota modalità Spie vs Mercenari, assente in Conviction. Si affrontano due team equipaggiati in maniera differente, all'interno di una struttura di gioco quindi fortemente asimmetrica. Le spie sono dotate di armature leggere, ma sono molto veloci e possono con facilità cogliere il nemico di spalle. Possono arrampicarsi sullo scenario e ovviamente utilizzare tutta una serie di gadget. Inoltre, sono in grado di diventare praticamente invisibili sfruttando le zone d'ombra.

Lo studio di sviluppo Ubisoft Toronto è partito dal motore Unreal Engine 2.5 e lo ha pesantemente modificato, aggiungendo le caratteristiche DirectX 11 e nuove opzioni grafiche. Il renderer è stato riscritto in varie parti in modo da ottenere un'ombreggiatura più complessa e su più strati, che si esplicita soprattutto con i nuovi effetti di occlusione ambientale, che vedremo meglio più avanti. Abbiamo miglioramenti rispetto al classico Unreal Engine anche in termini di ombre proiettate dai modelli poligonali, con la presenza di un maggior numero di fonti di luce dinamiche. Tutto questo rende soprattutto gli spazi interni ampiamente rifiniti e densamente popolati di oggetti, con texture gradevoli alla vista e modelli poligonali fedeli nell'aspetto fisico e nelle movenze.

Splinter Cell Blacklist, poi, introduce un nuovo effetto di occlusione ambientale, pensato per migliorare la qualità visiva e le performance di questo aspetto grafico. L'occlusione ambientale consente di riprodurre il reale oscuramento di bordi e angoli.

Blacklist è dunque un acquisto consigliato perché offre un tipo di stealth divertente e preciso, e garantisce al giocatore ampia varietà negli approcci possibili. Tutte le missioni si fanno rigiocare e molto spazio è lasciato anche alla componente di personalizzazione. Certo, non è un completo ritorno alle origini in termini di trama, fin troppo semplice, e di libertà concessa al giocatore in termini di meccaniche di movimento, ma alcune chicche, come il livello di difficoltà sostenuto e il ritorno di Spie vs Mercenari saranno molto gradite ai fan dei vecchi Splinter Cell.

 
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