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The Last of Us: videoarticolo

 

The Last of Us: videoarticolo

Eccovi il nostro videoarticolo di The Last of Us.
Data pubblicazione: 16/07/2013 nella categoria: Videogiochi

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The Last of Us è un gioco che ha certamente saputo conquistare la critica e il pubblico dei videogiocatori. Così come nei casi di Heavy Rain, Metal Gear Solid 4 o Uncharted è uno di quei titoli che da soli possono giustificare l'acquisto di una console come la PlayStation 3, del quale sfrutta pienamente l'hardware offrendo una base tecnologica e artistica di tutto rispetto.

Sviluppato dal team di Uncharted, Naughty Dog, The Last of Us porta a un nuovo livello il dettaglio visivo della serie con Nathan Drake. Cambiano anche gli equilibri di gioco, così come i personaggi. L'ambientazione è quella di un mondo post-apocalittico, in cui l'umanità è stata quasi itneramnte annientata da un'infezione virulenta e brutale provocata da nuovo ceppo di funghi parassiti. Questi ultimi sono in grado di diffondere l'infezione attraverso nuvole di spore letali.

L'infezione che ha trasformato la gran parte dell'umanità in zombi sembra possa diffondersi anche attraverso l'aria, ma perché ciò avvenga è richiesta un'elevata concetrazione di spore infette nello stesso luogo. L'esercito esegue scansioni sulle persone nei posti di blocco, e coloro che presentano tracce dell'infezione vengono immediatamente uccisi. Questi controlli dell'esercito rendono, quindi, il lavoro di Joel particolarmente difficoltoso.

Come da tradizione per un gioco Naughty Dog, la parte cinematografica è consistente e offre uno stile registico differente rispetto a quello di Uncharted, mirato a favorire il realismo. È stato fatto, inoltre, un grade lavoro di interpretazione da parte degli attori, con il regista che riesce a cogliere sui loro volti i segni evidenti dell'apolicasse. Si nota una differenza netta nei volti dei personaggi fra la prima parte del gioco, ambientata ancora in un mondo civile, e la seconda, contestualizzata nel mondo post-apocalittico.

Il gioco ha inizio nella Zona di Quarantena di Boston. Successivamente, con il proseguire del viaggio, si percorreranno varie località negli Stati Uniti. Tutti parlano male della Zona, ma ci sono moltissimi che vorrebbero viverci, il che sembra un parallelismo ben studiato con la società moderna.

Joel, infatti, insieme alla sua compagna Tess, un contrabbandiere che riesce a spostare il suo cargo di roba dall'esterno all'interno della zona in quarantena, la zona militarizzata che i militari cercano di mantenere al sicuro. I due incontreranno presto Ellie, un personaggio catartico per The Last of Us, un raggio di luce nella disperazione che può modificare il destino dell'umanità. Joel dovrà portare Ellie fuori dalla zona militarizzata e consegnarla nelle mani delle Luci, un gruppo che è in grado di bloccare l'infezione.

Naughty Dog ha rivisto sensibilmente gli equilibri di gioco rispetto a Uncharted, confinando le parti platformer a un ruolo secondario e rallentando i ritmi di gioco. Non si spara continuamente come nel gioco precedente, mentre le scorte e le risorse a disposizione scarseggiano in tutte le fasi dell'avventura. Tutto è molto più lento e ragionato, anche per esaltare lo scenario post-apocalittico che sta alla base di The Last of Us, che finisce per diventare il protagonista principale del gioco.

Naughty Dog spinge il giocatore a interpretare gli scenari con lunghe fasi di esplorazione pensate per consentire al giocatore stesso di prendere confidenza con i cambiamenti al mondo. È nello scenario la principale differenza rispetto a Uncharted: il succo del gioco, infatti, è scoprire, man mano che si va avanti, mentre tutto è crudemente realistico, come si sia trasformata la società umana.

Sul piano del gameplay è stato fatto un ottimo lavoro nella misura in cui è stato individuato un nuovo interessante compromesso tra survival e stealth. Non si possono affrontare i nemici direttamente, perché umani e infetti, anche nella variante dei clicker, sono molto resistenti e furbi come il giocatore: insomma, anche loro hanno un pronunciato istinto di sopravvivenza. I clicker non sono in grado di vedere, ma hanno un udito estremamente sensibile, che induce il giocatore a procedere con particolare accortezza. In alcune parti, quindi, sarà necessario procedere senza farsi vedere, mentre in altre bisognerà annientare le minacce cogliendole alle spalle, impreparate.

Joel e gli altri protagonisti hanno diversi oggetti che possono tornare loro utili, mentre la progressione sarà altrettanto importante. Si potranno migliorare le armi aumentando le dimensioni dei caricatori o rifinendo la precisione. Ma anche le abilità del protagonista potranno essere migliorate, mentre Joel sarà allo stesso tempo in grado di fabbricare nuove armi. Nello scenario, infatti, si trovano delle scorte che, una volta raccolte e combinate, possono migliorare l'arsenale a disposizione di Joel.

Joel inoltre è dotato di un udito molto pronunciato. Quando il giocatore attiverà questa abilità, il protagonista sarà infatti in grado di verificare la posizione delle minacce anche se queste si trovano al di là di un ostacolo. Le fasi stealth non sono immediate, e richiedono precisione, anche perché una volta scoperti bisogna dilapidare molte delle scorte che così faticosamente ci si è procurati nel corso dell'avventura.

Non bisogna poi dimenticare l’apporto della soundtrack, ideata dal compositore argentino Gustavo Santaolalla, in passato già premiato con due premi Oscar per le colonne sonore di Babel e de I Segreti di Brokeback Mountain. Si sposa perfettamente con lo scenario malinconico allestito da Naughty Dog, mentre molti momenti di gioco, a differenza di quanto succedeva in Uncharted, sono lasciati senza accompagnamento musicale, proprio per rimarcare ancora una volta il realismo di alcuni passaggi.

Sul versante online The Last of Us propone due fazioni contrapposte costantemente alla ricerca di provviste per ampliare le dimensioni delle rispettive comunità. Il mondo è letteralmente in lotta, pertanto l’assenza di regole ha ristabilito vecchi principi primordiali: sopravvive il più forte. Abbiamo così i Cacciatori, superstiti che non godono di una vera e propria organizzazione gerarchica ma tirano più che altro a campare cercando di razziare le risorse laddove sia possibile, mentre i loro avversari sono le Luci, gruppo militarmente organizzato che è stato espulso dalle zone di quarantena a causa di scomode convinzioni idelologiche.

La scelta operata dal giocatore rimarrà valida per un periodo di tempo limitato, pari ad una quantità determinata di settimane, durante le quali dovrà cercare di ampliare la piccola comunità e farla prosperare. Tramite il proprio profilo centrale è possibile prendere visione del numero di superstiti presenti nel gruppo; in un primo tempo saranno tutti in salute, ma potrà anche accadere che divengano affamati o si ammalino. Per mantenerli in vita si dovranno raccogliere scorte sufficienti a garantire il fabbisogno giornaliero complessivo.

The Last of Us, secondo molti, è il miglior videogioco in assoluto di questa generazione. Prima di definirlo tale, però, secondo il sottoscritto occorre sottolineare due aspetti. Innanzitutto che Naughty Dog utilizza la stessa tecnologia di Uncharted, e questo dà la sensazione di già visto in alcune parti e comunque restituisce un feeling non completamente inedito, soprattutto per le meccaniche di movimento dei personaggi. In secondo luogo, e questa è una mancanza non da poco, l'intelligenza artificiale risulta fortemente deficitaria nel caso della gestione degli alleati di Joel. È vero che Naughty Dog è stata molto ambiziosa in questo, visto che nelle complesse fasi stealth Joel è seguito in alcuni tratti anche da tre altri personaggi, ma il comportamento di questi ultimi non è sempre rifinito e credibile, anzi spesso finiscono per farsi scoprire e mandare in aria i piani del giocatore.

D'altra parte, lo studio della durata di ogni sequenza, l'accuratezza della ricostruzione del mondo di gioco e la profondità di alcuni momenti, pensata per esaltare il profilo psicologico dei personaggi, sono elementi minuziosamente curati da Naughty Dog con l'obiettivo di portare a un nuovo livello la principale introduzione di questa generazione di videogiochi, ovvero quella commistione tra gameplay e narrazione che ha cambiato il mondo del gaming.

 
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